Calendario spettacoli
Lun, 27—Maggio—2024
Ore 20:30
Hello Trieste! Un boogie-woogie chiamato Italia…
Sala “Lelio Luttazzi” -Trieste
Rassegna:
Martiri del '53
Martiri del '53
Biglietti
INGRESSO LIBERO
Per informazioni:
biglietteria@fondazionebon.com
T. +39 0432 543049
(dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 18:30)
Lun, 27—Maggio—2024
Ore 20:30
Hello Trieste! Un boogie-woogie chiamato Italia…
Sala “Lelio Luttazzi” -Trieste
Rassegna:
Martiri del '53
Martiri del '53
Artisti
Ondina Covacich – Michela Cembran
Edy Bevilaqua/Vodopivec/Drinkwater – Giacomo Segulia
Brunetta – Eleonora Lana
Mariuccia – Elena Caineri
The 1000 Streets’ Orchestra – Lumen Harmonicum
Spettacolo
Spettacolo Swing sulle note Anni ’50 di Guido Cergoli
In occasione de “La Rievocazione – 70 anni dai Moti del ’53”, serata talk-show organizzata da una seguitissima emittente televisiva locale per rievocare, senza troppi approfondimenti, la memoria dei sanguinosi moti dell’autunno del 1953, quando gruppi di giovani studenti, seguiti poi da quasi tutta la città, scesero in piazza invocando l’Italia negli ultimi frenetici mesi del Governo Militare Alleato, il giovane conduttore Edy Bevilacqua vuole offrire al pubblico un inaspettato scoop giornalistico presentando in trasmissione Ondina Covacich, anziana signora che, a quanto pare, aveva partecipato ai moti di piazza del ’53. Cercando di metterla a suo agio, e per rievocare l’epoca con degli stacchi musicali, il conduttore ha convocato anche un gruppo swing con l’incarico di eseguire musiche di Guido Cergoli, uno dei musicisti giuliani più attivi a Trieste e in Italia nei primi anni ’50. Per accattivarsi il pubblico ha intitolato l’intervento musicale: Hello Trieste! Un boogie-woogie chiamato Italia. Messa alle strette dalle insistenti domande rievocative, Ondina ribalta i ruoli spingendo il conduttore ad immedesimarsi in un giovane ufficiale britannico, magari uno di quelli che diede l’ordine di sparare ad altezza d’uomo nel ’53, con l’intento di fargli capire come quelli come lui potevano aver perso la testa in quei giorni, magari ammaliati da chi voleva l’Italia o da chi voleva il Territorio Libero, o addirittura il passaggio alla Jugoslavia di Tito. Due presunte vocalist del gruppo swing improvvisamente si presentano nei panni di Mariuccia e Brunetta, giovani avvenenti triestine entrambi interessate a corteggiare e competere per portare dalla loro il povero conduttore, trovatosi a suo malgrado a ricoprire i panni di Eddy Drinkwater.
Scaletta
Musiche di: Guido Cergoli
Testi di: Massimo Favento