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15 Novembre 2024

SABATO 23 NOVEMBRE OPEN-DAY ALLA CITTÀ DELL’ARTE E DELLA MUSICA


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14 Novembre 2024

ULTIMO APPUNTAMENTO AL TEATRO PAOLO MAURENSIG CON LA RASSEGNA DOMENICALE DI TEATRO IN LINGUA FRIULANA


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AL BON IL VINCITORE DELLA MEDAGLIA D’ORO ALL’OSAKA INTERNATIONAL CHAMBER COMPETITION 2023

Il Quartetto Indaco sul palcoscenico del Teatro Luigi Bon

La direzione artistica della Fondazione Bon è sempre “a caccia” di nuovi talenti, e già nel periodo post covid invitò il Quartetto Indaco considerandolo uno degli ensemble italiani più interessanti. Sabato 16 marzo, la Stagione di Musica del Teatro Luigi Bon riporterà a Colugna di Tavagnacco con molto orgoglio il vincitore della medaglia d’oro – e di due ulteriori premi – all’Osaka International Chamber Competition 2023: il Quartetto Indaco. È il primo quartetto italiano nella storia ad aggiudicarsi un riconoscimento così grande tra le competizioni riconosciute dalla federazione internazionale dei concorsi.

Oggi è considerato uno tra i più interessanti quartetti d’archi italiani della sua generazione, formato dalle violiniste Eleonora Matsuno e Ida Di Vita, il violista Jamiang Santi e il violoncellista e compositore Cosimo Carovani. Il concerto inizierà alle 20:45, il programma provvederà il Quartetto in fa maggiore di Maurice Ravel, il celebre Quartetto n. 14 in re minore “La Morte e la Fanciulla” di Franz Schubert e un brano dello stesso Cosimo Carovani, Quartetto n. 10 “In seinem Schatten”.

Il Quartetto Indaco nasce nel 2007 presso la Scuola di Musica di Fiesole, grazie all’impulso di Piero Farulli e Andrea Nannoni. Particolarmente apprezzato dal pubblico per la sua straordinaria comunicativa, il Quartetto Indaco riceve da sempre ottime recensioni dalla critica specializzata che ha definito le sue performance “uno stupefacente spettacolo di fuochi d’artificio, così brillante che i muri della sala a stento lo contenevano”. Ensemble “compatto, pieno di smalto e di esuberanza”, l’Indaco mette in risalto le proprie qualità artistiche in un vasto repertorio, dal classico al contemporaneo, con una particolare predilezione per gli autori del XIX e XX secolo. Inoltre, il Quartetto Indaco svolge un’approfondita ricerca sugli autori italiani e si dedica alla diffusione di nuovi linguaggi musicali. Ospite di festival e istituzioni musicali di prestigio in Italia, il Quartetto si esibisce regolarmente anche in Germania, Svizzera Francia, Irlanda, Kuwait, Lettonia, Svezia, Portogallo, Spagna e Olanda.  Dal 2017 prende parte al progetto internazionale “Le Dimore del Quartetto” e dallo stesso anno è quartetto in residence dell’orchestra Milano Classica e del Festival Paesaggi Musicali Toscani.

La biglietteria è aperta dal lunedì al venerdì dalle 15:00 alle 18:30, la sera del concerto apre alle 20:00 direttamente in Teatro. Un biglietto speciale di soli 2 € è riservato agli allievi delle scuole di musica e agli studenti degli istituti secondari di primo e secondo grado ad indirizzo musicale.

Per maggiori informazioni è possibile scrivere a biglietteria@fondazionebon.com o visitare il sito www.fondazionebon.com.

 

ASPETTANDO GRIGORY SOKOLOV

Il ritorno del grande pianista al Teatro Luigi Bon

Il pubblico del Teatro Luigi Bon è in trepidante attesa per il ritorno di uno dei più grandi pianisti contemporanei: 𝐆𝐫𝐢𝐠𝐨𝐫𝐲 𝐒𝐨𝐤𝐨𝐥𝐨𝐯. I biglietti per il concerto di martedì 13 febbraio si sono esauriti nel giro di pochi giorni; alle 20:45 inizierà questo ormai annuale appuntamento per la “bomboniera” di Colugna di Tavagnacco.

Per questa occasione il Maestro ha scelto di inaugurare il programma con i Vier Duette BWV 802-805 e la Partita II in do minore. BWV 826 di J. S. Bach; per proseguire nella seconda parte con 4 Mazurche op. 30 e 3 Mazurcas op. 50 di F. Chopin, la serata si concluderà con “Scene della foresta” (“Waldszenen”) Op. 82 – Nove pezzi per pianoforte di R. Schumann; insieme agli acclamati Bis, che Grigory Sokolov dedica al suo pubblico, continuando a farlo emozionare.

Sokolov è un musicista che ha voluto sempre andare oltre una prassi esecutiva trovando nell’incredibile tocco pianistico una ispirazione sempre nuova e originale anche per interpretare il repertorio più classico. L’unica, irripetibile natura della musica suonata dal vivo è centrale per la comprensione della bellezza espressiva e dell’irresistibile onestà dell’arte di Grigory Sokolov. Le poetiche interpretazioni del pianista russo, che prendono vita durante l’esecuzione con un’intensità mistica, scaturiscono dalla profonda conoscenza delle opere che fanno parte del suo vasto repertorio.

I programmi dei suoi recital abbracciano ogni cosa, dalle trascrizioni della polifonia sacra medievale e dai lavori per tastiera di Byrd, Couperin, Rameau, Froberger e Bach a tutto il repertorio classico e romantico con particolare attenzione a Beethoven, Schubert, Schumann, Chopin, Brahms e alle composizioni di riferimento del XX secolo di Prokofiev, Ravel, Scriabin, Rachmaninov, Schönberg e Stravinskij.

La stagione della Fondazione Luigi Bon è resa possibile grazie al sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia, Ministero per la Cultura, il Comune di Tavagnacco, Aiam e sponsor privati.

La biglietteria aprirà le porte alle ore 20.00.

 

Info: Fondazione Luigi Bon | t. 0432543049 | biglietteria@fondazionebon.com

 

IL GOMALAN BRASS QUINTET RITORNA AL TEATRO LUIGI BON

“Da Cinecittà a Hollywood”: un percorso immerso nei musical e nel cinema.

 

Il prossimo concerto della Stagione di Musica della Teatro Luigi Bon andrà oltre con un percorso immerso nei musical e nel cinema.

Lunedì 22 gennaio, alle 20:45, il Gomalan Brass Quintet farà ritorno a Colugna di Tavagnacco con il suo brillante Da Cinecittà a Hollywood: un viaggio entusiasmante nello spazio e nel tempo, tra Italia ed America, immersi nel suono brillante, profondo, energico degli ottoni, che da sempre sanno stupire ed emozionare.

Un programma pieno di pathos e brio che include le più belle colonne sonore di Ennio Morricone e Nino Rota, il brano Nights in Broadway composto da Raffaele Bellafronte proprio per il quintetto, la colonna sonora del musical Chicago, il celebre Over the rainbow dal film Il mago di OZ ed infine una straordinaria trascrizione da West Side Story di Leonard Bernstein, un musical divenuto oggi anche un film hollywoodiano di successo.

Il Gomalan Brass Quintet è un gruppo d’ottoni eclettico ed estremamente dinamico, costituito da cinque raffinati musicisti: i trombettisti Marco Pierobon e Francesco Gibellini, il cornista Nilo Caracristi, Gianluca Scipioni al trombone e Stefano Ammannati alla tuba. Grazie all’avvincente sinergia tra abilità esecutiva e coinvolgimento teatrale, cifra distintiva del quintetto, il Gomalan Brass si destreggia con disinvoltura all’interno di un repertorio vastissimo, che spazia dal rinascimento al melodramma e alla musica contemporanea, senza disdegnare incursioni nel repertorio della musica per film. Lo spettacolo proposto e continuamente rinnovato, sia per la riconosciuta qualità musicale che per la particolare verve istrionica dei componenti del quintetto, da più di vent’anni conquista pubblico e critica di tutto il mondo.

La biglietteria è aperta dal lunedì al venerdì dalle 15:00 alle 18:30, la sera del concerto apre alle 20:00 direttamente in Teatro.

Per maggiori informazioni è possibile scrivere a biglietteria@fondazionebon.com

 

 

ARRIVA REGGIO CHILDREN ALLA FONDAZIONE LUIGI BON

A gennaio e marzo 2024 la “Città dell’Arte e della Musica “ della Fondazione Luigi Bon, ospiterà i pedagogisti e gli atelieristi del Centro Internazionale Loris Malaguzzi, in un percorso formativo dal titolo “I 100 LINGUAGGI: PROGETTARE E DOCUMENTARE IL QUOTIDIANO NEI NIDI E NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA”.

Un’occasione unica per incontrare e dialogare con una realtà come quella del Reggio Emilia Approach, uno degli approcci educativi più quotati al mondo.

Ogni anno educatori e insegnanti provenienti dai cinque continenti si recano a Reggio Emilia per conoscere da vicino la filosofia del suo fondatore Loris Malaguzzi La fondazione Luigi Bon ha voluto offrire alle insegnanti del territorio una preziosa occasione per entrare in contatto diretto con l’eccellenza educativa Reggiana, presso la sua sede di Colugna di Tavagnacco (Udine).

Prendere parte a questo percorso di formazione ci permetterà di dare uno sguardo dall’interno all’esperienza educativa dei Nidi e delle Scuole dell’infanzia del Comune di Reggio Emilia: per poter aggiungere ricchezza alla visione dei bambini di cui ogni giorno ci prendiamo cura, per poter trovare nuovi canali di espressione e di dialogo con loro attraverso i 100 linguaggi, per riuscire a rendere meglio visibili i loro apprendimenti e a lasciarne traccia progettando percorsi di apprendimento che diano valore agli interessi e alle scoperte dei bambini.

Si definirà la Cultura dell’Atelier e il legame trasformativo che si può creare tra pedagogia e arte. Un affondo verrà dedicato a SEGNO, CORPO e MATERIA partendo dal momento della progettazione a quello della documentazione.

Per tutti i dettagli: I 100 LINGUAGGI

 

IL QUINTETTO D’ARCHI DEI FILARMONICI DI BERLINO A GORIZIA

La Stagione della Fondazione Luigi Bon fa tappa al Kulturni center Lojze Bratuž

 

Dopo l’inaugurazione, la Stagione della Fondazione Luigi Bon propone un’imperdibile trasferta a Gorizia con il concerto let’s GO! 2025. Domenica 10 dicembre alle 17:00, il Quintetto d’archi dei Filarmonici di Berlino, l’orchestra più nota d’Europa, e il clarinettista Claudio Mansutti si esibiranno al Kulturni center Lojze Bratuž. Il quintetto è composto dai violinisti Thomas Timm e Romano Tommasini, Wolfgang Talirz alla viola, la violoncellista Tatjana Vassiljeva e Gunars Upatnieks contrabbasso.

Un brioso appuntamento che inizierà con tre noti brani di W. A. Mozart: Divertimento in fa maggiore K. 138, Adagio per clarinetto e archi K. 411, Quintetto in la maggiore per clarinetto K. 581. Proseguirà con la versione per viola di Primrose de La Campanella, Rondo-Finale del 2° Concerto per violinodi Paganini, per passare poi celeberrima Fantasia su La Sonnambula di Bellini composta da Bottesini. In chiusura il Pezzo capriccioso per violoncello e archi di P. I. Čajkovskij e Rigoletto-Fantasia, per due violini e archi G. Verdi.

Bisogna andare oltre per ottenere di diventare capitale europea della cultura, uno sforzo che vede tutta la Regione unita per non perdere questa importante occasione. La Fondazione inventa quindi una giornata goriziana con partenza in pullman dal Teatro Luigi Bon per una visita al Museo della Moda ed arti applicate di Gorizia e alla sezione “Le Orsoline a Gorizia: un filo prezioso lungo 350 anni” , poi l’ascolto di questo magnifico concerto con una formazione storica dei famosissimi Berliner.

La biglietteria è aperta dal lunedì al venerdì dalle 15:00 alle 18:30, oltre che il giorno dell’evento direttamente al Kulturni center a partire dalle 16:00. Per maggiori informazioni è possibile scrivere a biglietteria@fondazionebon.com o visitare il sito www.fondazionebon.com

 

 

 

Pierino e il lupo inaugura la Stagione musicale del Bon

Dopo il successo della “prima” della prosa con la Banda Osiris, ora è il momento della musica che inizia lunedì 27 novembre presso il Teatro Luigi Bon alle ore 20.45. Protagonisti saranno la FVG Orchestra, diretta da Vito Clemente, e la voce recitante di Paolo Valerio.

Un’esilarante successione di musiche ispirate al mondo degli animali, esseri che spesso ci sono più vicini degli stessi esseri umani e su cui grandissimi compositori hanno preso spunto per descriver la nostra vita e i nostri rapporti.

Il programma, veramente divertente, prevede la pirotecnica Ouverture de La Gazza Ladra di Rossini, in cui la gazza determina il destino dei protagonisti di questa opera, spartito che mette a dura prova le qualità tecniche dei singoli strumentisti dell’orchestra. Poi uno spartito non molto eseguito come “Il bue sul tetto” di Milhaud, definito nel sottotitolo «fantasia cinematografica su arie sud-americane», è un divertimento gaio e leggero basato su melodie popolari brasiliane, condite con gusto politonale.

Un vero scoppiettio di colori quindi, a cui non poteva mancare il celeberrimo Pierino e il lupo di Prokofiev interpretato dal bravissimo attore Paolo Valerio, direttore artistico del Rossetti di Trieste.

Pierino è sicuramente la favola musicale più famosa, una musica che affascina ed educa i più giovani, ma viene apprezzata sempre anche da un pubblico adulto per la sua bellezza dei temi musicali oltre che per l’ironia e l’arguzia degli abbinamenti tra strumenti ed animali.

La voce di Paolo Valerio, regista ed attore di caratura internazionale, abbinata alla fine musicalità del direttore Vito Clemente, musicista che ha diretto in tutto il mondo repertorio sinfonico ed operistico creeranno un’atmosfera piena di ritmo ed energia degna, che non mancherà di stupire.

Il concerto sostenuto dalla Regione FVG e dal Mic vedrà una speciale attenzione verso i giovani che desiderino avvicinarsi a questo magnifico mondo musicale.

 

Kick off meeting del progetto TARTINI BIS / Uvodno srečanje projekta TARTINI BIS / Kick-off meeting of the project TARTINI BIS

Martedì 7 novembre il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste ha fatto da cornice al kick off meeting del progetto di capitalizzazione TARTINI BISPotenziare gli impatti e le sinergie del turismo culturale all’insegna di Giuseppe Tartini, rivolto a consolidare e sviluppare ulteriormente i risultati (esperienze, metodi e modelli, strumenti di ricerca e conoscenze) acquisiti nel corso della programmazione INTERREG 2014–2020 con il progetto “tARTini” ed a trasferirne la metodologia ad altre realtà dell’area.

Come si evince dal nome del progetto, a rappresentare il fulcro dell’iniziativa è il lascito del celebre violinista e compositore che nel XVIII secolo ha contribuito a forgiare l’identità musicale europea. Oggi la responsabilità di curare nel mondo l’eredità della sua opera accomuna Italia e Slovenia, configurando un solido ponte culturale e turistico nella regione frontaliera.

L’innovazione introdotta nel Programma INTERREG VI-A Italia–Slovenia 2021–2027 con il bando di capitalizzazione, che finanzia il presente progetto, consente di continuare e di potenziare la conservazione, lo studio, la ricerca e la pubblicazione del patrimonio tartiniano già digitalizzato nel sito www.discovertartini.eu, allargandolo alla cerchia dei suoi allievi ed estimatori attivi in tutta Europa e promuovendo la sua conoscenza in ambiente transfrontaliero, ma anche fra un pubblico internazionale più vasto.

La riunione di avvio del progetto, curata e coordinata dal Conservatorio di musica Giuseppe Tartini in qualità di capofila, è stata un’occasione per i partner per discutere in merito alle attività progettuali che li vedranno impegnati, programmare insieme i prossimi passi e condividere i propri piani di azione. Tra le attività figurano l’identificazione, la catalogazione e la digitalizzazione di nuove fonti tartiniane e il trasferimento di buone pratiche, la costituzione di un’orchestra giovanile transfrontaliera, l’organizzazione di una decina di eventi a livello transfrontaliero, l’ampliamento del percorso turistico culturale “Tartini & Friends”, nonché la redazione di due strategie di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale tartiniano per finalità educative e di studio e per la promozione del turismo musicale.

L’incontro è stato arricchito dall’intervento musicale dallo studente di chitarra Rino Cetinić che ha suonato alcune composizioni di Johann Sebastian Bach e dalla visita alla Stanza Tartini, spazio espositivo dedicato al Maestro delle Nazioni, allestito nel Conservatorio triestino nell’ambito del progetto Interreg “tARTini”.

V torek, 7. novembra, je Konservatorij za glasbo Giuseppeja Tartinija v Trstu gostil uvodno srečanje kapitalizacijskega projekta TARTINI BIS – Krepitev vplivov in sinergij kulturnega turizma v znamenju Giuseppeja Tartinija, katerega cilj je utrjevanje in nadaljnji razvoj rezultatov (izkušenj, metod in modelov, raziskovalnega orodja in znanja), doseženih v sklopu programa INTERREG 2014–2020 s projektom tARTini, in prenos metodologije drugim akterjem območja.

Kot že samo ime projekta pove, je srž pobude ravno zapuščina slovitega violinista in skladatelja, ki je v 18. stoletju prispeval k oblikovanju evropske glasbene identitete. Danes odgovornost za ohranjanje njegove zapuščine združuje Italijo in Slovenijo in s tem prispeva k izgradnji trdnega kulturnega in turističnega mostu v našem obmejnem prostoru.

Novost, uvedena v programu INTERREG VI-A Italija–Slovenija 2021–2027 z razpisom za kapitalizacijo, prek katerega se financira pričujoč projekt, omogoča nadaljevanje in krepitev ohranjanja, proučevanja, raziskovanja in objavljanja Tartinijeve dediščine, ki je že digitalizirana na spletni strani www.discovertartini.eu. Predmet raziskovanja bo tokrat zajemal tudi zapuščino njegovih privržencev, aktivnih po vsej Evropi. Projekt stremi k promociji omenjene dediščine tako v čezmejnem okolju kot tudi med širšim mednarodnim občinstvom.

Uvodno srečanje, ki ga je organiziralo in koordiniralo Konservatorij za glasbo Giuseppeja Tartinija kot vodilni partner, je bilo priložnost za partnerje za razpravo o projektnih aktivnostih, za skupno načrtovanje nadaljnjih korakov in predstavitev akcijskih načrtov. Aktivnosti med drugim vključujejo identifikacijo, katalogizacijo in digitalizacijo novih Tartinijevih virov ter prenos dobrih praks, ustanovitev čezmejnega mladinskega orkestra, organizacijo okoli desetih čezmejnih dogodkov, širitev kulturno-turistične poti Tartini & friends ter pripravo dveh strategij ohranjanja in krepitve tartinijeve kulturne dediščine za izobraževalne in študijske namene ter za promocijo glasbenega turizma.

Srečanje sta popestrila glasbeni vložek, za katerega je poskrbel študent kitare Rino Cetinić, ki je zaigral nekaj skladb Johanna Sebastiana Bacha, in ogled Tartinijeve sobe, razstavnega prostora, posvečenega Mojstru narodov, ki so ga uredili v tržaškem Konservatoriju v okviru projekta Interreg tARTini.

On Tuesday, 7 November , the Giuseppe Tartini Conservatory of Trieste hosted the kick-off meeting of the capitalization project TARTINI BIS – Enhancing the impacts and synergies of cultural tourism under the banner of Giuseppe Tartini, aimed at consolidating and further developing the results (experiences, methods and models, research tools and knowledge) acquired during the INTERREG 2014-2020 programming with the “tARTini” project, and to transfer the methodology to other entities of the area.

As the name of the project suggests, the centrepiece of the initiative is the legacy of the famous violinist and composer who helped forge Europe’s musical identity in the eighteenth century. Today, the responsibility of caring for the legacy of his work in the world unites Italy and Slovenia, setting up a solid cultural and touristic bridge in the border region.

The novelty introduced in the INTERREG VI-A Italy-Slovenia programme 2021–2027 with a call for capitalization, which finances this project, enables the continuation and the consolidation of the preservation, study, research and publication of Tartini’s heritage, which is already digitalized on the http://www.discovertartini.eu website. This time, the subject of the research will also cover the legacy of his students, who were active all over Europe. The project strives to promote this heritage both in the cross-border environment and among the wider international audience.

The kick-off meeting of the project, organized by the Giuseppe Tartini Conservatory of Music as lead partner, was an opportunity for the partners to discuss the project activities, plan together the next steps and share their action plans. Activities include the identification, cataloguing and digitization of new Tartini sources and the transfer of good practices, the establishment of a cross-border youth orchestra, the organization of about ten cross-border events, the expansion of the “Tartini & Friends” cultural tourism route, as well as the development of two strategies for the conservation and enhancement of Tartini’s cultural heritage for the sake of education and research, and for the promotion of music tourism.

The meeting was enhanced by the musical performance of the Guitar student Rino Cetinić who played some compositions by Johann Sebastian Bach and a visit to the Tartini Room, an exhibition space dedicated to the Master of Nations, set up in the Trieste Conservatory as part of the Interreg “tARTini” project.

 

 

O SIN DAL GJAT A INVÎT A TEATRI

Un finale di risate per Invît a Teatri, la rassegna teatrale in lingua friulana che si conclude domenica 12 novembre. L’appuntamento è al Teatro Luigi Bon, con lo spettacolo O Sin dal Gjat della compagnia Compagnia Teatri di Paîs. Domenico Costantini, il regista, rivisita lo stile di una classica commedia degli equivoci, impreziosendola con i colori della lingua friulana ed accompagnata da melodie tradizionali rivisitate. Il sipario si apre alle 17:00, l’evento è ad ingresso libero ed è reso possibile grazie al sostegno del Comune di Tavagnacco.

Il quesito fulcro da cui è nato lo spettacolo è: cosa può succedere quando in un frenetico salotto si ritrovano un nonno burlone, una suocera invadente, una padrona di casa stressata, un’ospite inattesa ed un marito visionario? La risposta la si può scoprire domenica in un fiume di risate.

La Compagnia mette a frutto il periodo di formazione e sperimentazione a favore della spensieratezza e del divertimento del pubblico, sul palco: Annalisa Giusti, Manuela Genero, Giulia Forgiarini, Guido Covazzi, Massimo Romanutti, Sandra Princi, Sabrina Ursella.

 

UN INVÎT A TEATRI PAR RIDI

La commedia “E ju ridi” approda al Teatro Luigi Bon

 

Dopo le risate del primo appuntamento, domenica 5 novembre c’è il secondo spettacolo di Invît a Teatri, la rassegna teatrale in lingua friulana.

 

Alle 17:00, al Teatro Luigi Bon di Colugna di Tavagnacco, approda E ju ridi della Compagnia Teatro Maravee. Un titolo che è tutto un programma, che vedrà sul palco la simpatia di Daniele Copetti, Valdi Tessaro, e Adriano Sabotto, per la regia di Federico Scridel. Si tratta di uno spettacolo comico a sketch con sei episodi che si propongono come un varietà senza connessione: ognuna è una storia a sé.

 

L’iniziativa, resa possibile grazie al sostegno del Comune di Tavagnacco, è ad ingresso libero.

 

Sul palcoscenico ci sarà l’osoppano “Daniele Copetti” che in tre monologhi racconterà della sua stravagante vita dando esilaranti consigli su come si deve agire per evitare il lavoro e su come gestire la consulenza in un bar. Parlerà poi delle sue esperienze sindacali o con il medico della mutua, non mancheranno le vicissitudini per arrivare alla pensione con l’ambita quota 100, corollario del suo matrimonio con Rosa, oltre alle sue “disattenzioni” e alla propria faticosa pratica dimagrante in una palestra.

Sarà poi la volta di Dino e Crodie, i due avranno un dialogo inverosimile, appunto “Di no crodi”, con piccanti equivoci con la signora Simona. Invece, i fratelli Primo e Secondo Tempo di Cepletiscjs scapoli di lungo corso, tenteranno la strada di un annuncio matrimoniale per trovare moglie.

Infine, uno sketch con protagonista un pilota giapponese che, atterrato a Campoformido durante la seconda guerra mondiale, assieme al suo amico balordo, sta per aprire una frasca di specialità giapponesi-friulane.

 

Ci sarà un ultimo evento domenica 12 novembre, con la commedia O sin dal Gjat, una produzione della Compagnia Teatri di Paîs con la regia di Domenico Costantini, una classica commedia degli equivoci, impreziosita dai colori della lingua friulana e accompagnata da melodie tradizionali rivisitate.

 

 

“IO C’ERO!” – MEMORIE TRIESTINE DEL ’53 FATTI, SUONI & RACCONTI

“IO C’ERO!” – MEMORIE TRIESTINE DEL ’53

FATTI, SUONI & RACCONTI

 

Lunedì 6 novembre alle 16.30 a Palazzo “Gopcevich” – Sala “Bobi Bazlen”

in programma la conversazione storico-culturale

Testimonianze

con Vittorio Piccoli e Ugo Borsatti

a cura di Massimo Favento

al pianoforte Corrado Gulin

 

Io c’ero!” – Memorie triestine del ’53. Fatti, Suoni & Racconti, è un progetto a cura della Fondazione “Luigi Bon” – con il sostegno della Regione FVG, e la collaborazione di ERT-Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, FVG Orchestra, Lega Nazionale di Trieste, Associazione Lumen Harmonicum e Associazione 1000 Streets – ideato per commemorare il settantesimo anniversario dei “Fatti del ’53”. In programma una serie di appuntamenti, tra incontri, spettacoli musicali e teatrali, in programma tra il prossimo 6 novembre – in corrispondenza con l’anniversario dei moti del ’53 – e i mesi successivi tra Trieste e il resto della nostra Regione.

Il primo appuntamento- dal titolo “Testimonianze”- si svolgerà alle 16.30 di lunedì 6 novembre a Trieste, a Palazzo Gopcevich”, nella Sala “Bobi Bazlen(Via Rossini), nell’ambito dei “Lunedì dello Schmidl”, spazio di divulgazione non solo musicale del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”. Si tratta di una conversazione storico-culturale ad ingresso libero con due protagonisti di quegli accadimenti, Vittorio Piccoli e Ugo Borsatti. L’incontro è curato e moderato da Massimo Favento affiancato dal pianista Corrado Gulin, entrambi del Lumen Harmonicum di Trieste, struttura di produzione culturale e di valorizzazione storico-musicale da anni impegnata in progetti di riscoperta di fonti e testimonianze della cultura non solo musicale della Venezia Giulia. Vittorio Piccoli, già dirigente del Lloyd Triestino, all’epoca era tra i coordinatori dei comitati studenteschi del Liceo “Dante Alighieri” di Trieste, attivista tra i giovani triestini mobilitati in quei “Fatti del ’53”. Ugo Borsatti, è stato, invece, il fotografo che maggiormente ha documentato con i suoi scatti quegli accadimenti. Sarà un’occasione davvero preziosa per ripercorrere i momenti cruciali dei fatti che hanno lasciato un ricordo profondo nella memoria di questa città.

La conversazione con Piccoli e Borsatti sarà accompagnata da un corredo sonoro d’eccezione, con alcune pagine inedite di Giulio Viozzi, forse il maggiore compositore, insegnante, promotore culturale nonché organizzatore musicale della metà del ’900 triestino, testimone sensibile di un’epoca difficile tra rinnovamento e sofferta svolta storica del capoluogo giuliano.

Il progetto “Io c’ero!” proseguirà poi nel 2024 con una serie di appuntamenti teatrali e musicali, a partire da febbraio quando, in occasione delle iniziative per il “Giorno del Ricordo”, sarà in programma lo spettacolo swing dal titolo: “HelloTrieste! Un boogie woogie chiamato Italia”, evento realizzato da una band di giovani musicisti, cantanti e attori under 35 con la produzione a firma dell’Associazione 1000 Streets’ Orchestra in collaborazione con il Lumen Harmonicum. Ulteriore appuntamento a giugno, a latere delle iniziative per la “Giornata della liberazione della città di Trieste dall’occupazione jugoslava”, con la presentazione al pubblico di un lavoro di ricerca ed esecuzione di opere di Antonio Illersberg, compositore della Trieste del primo ’900 che morì proprio all’alba della rivolta del 1953, dopo aver dato il suo contributo ad una rivalutazione identitaria della sua città dopo i disastri della Seconda Guerra Mondiale.

 

Fondazione “Luigi Bon”

in collaborazione con

Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” – Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte

e Associazione Lumen Harmonicum

 

Immagini di: Comune di Trieste Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte

 

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