Strauss, Dvořák e Wagner: un incontro impossibile
Il Trio per pianoforte n. 4 di Dvořák, noto anche come “Dumky”, è una delle sue opere più amate ed è caratterizzata da una ricca varietà di temi e un’intensa espressione emotiva, che riflette l’eredità musicale boema. Con la sua struttura in sei movimenti, e una miscela di ritmi danzanti e melanconici, questo trio offre una panoramica incantevole della musica da camera di Dvořák.
Il programma prosegue con due adattamenti delle opere di Wagner: il Preludio da “Tristano e Isotta”, arrangiato da R. Glerup, che porta la celebrazione della tensione romantica e dell’armonia wagneriana in una forma nuova e intima, e i Wesendonck Lieder, arrangiati da A. Bonardi per voce e quartetto d’archi. Questi brani, inizialmente composti per voce e pianoforte, sono un esempio sublime della liricità e del linguaggio musicale di Wagner, arricchiti dalla timbrica del quartetto d’archi. A completare il programma, si aggiunge il celebre valzer di Johann Strauss figlio, Sul bel Danubio blu, op. 314. Questo valzer, con la sua melodia avvolgente e i suoi ritmi eleganti, offre un contrasto affascinante con le atmosfere più intime e malinconiche dei brani precedenti, portando un tocco di leggerezza e gioia alla serata. Il concerto presenta un incontro “impossibile” tra Dvořák, Wagner e Strauss, rivelando la bellezza e la complessità di mondi musicali distinti, ma ugualmente affascinanti.
