Calendario spettacoli
Mar, 25—Luglio—2023
Ore 20:30
L’ADORABLE BEL-BOUL
Oratorio del Cristo
— Udine
— Udine
Rassegna:
Armonie in Città
Armonie in Città
Biglietti
INGRESSO A PAGAMENTO: biglietto unico 5 €
acquistabile, a partire dalle ore 19.45, presso l’Oratorio del Cristo
(Largo Ospedale Vecchio, Udine)
Per informazioni:
biglietteria@fondazionebon.com
T. +39 0432 543049
Il concerto è organizzato da Fvg Orchestra,
in collaborazione con Armonie in Città.
Mar, 25—Luglio—2023
Ore 20:30
L’ADORABLE BEL-BOUL
Oratorio del Cristo
— Udine
— Udine
Rassegna:
Armonie in Città
Armonie in Città
Artisti
EUGENIO MARIA DEGIACOMI Ali Bazar
HELENA RESSURREIÇAO Zai Za
RONJA WEYHENMEYER Fatima
STEFANO ROBERTO MOYSÉS COLUCCI Hassan
JUAN JOSÉ RAMOS DIAZ Sidi-Toupi
FRANCISCO SORIANO pianoforte e direzione
Produzione FONDAZIONE PAOLO GRASSI
Spettacolo
Un’assoluta rarità di Jules Massenet, conosciuto in Italia per una minima parte del suo corposo repertorio. L’adorable Bel-Boul su libretto di Paul Poirson è infatti del tutto sconosciuta,
e non solo in Italia. Una deliziosa operetta in un atto del 1873, di cui ricorre il 150’ anniversario.
Conosciuto in Italia forse soltanto per tre delle sue ventotto opere – Manon, Werther, Don Quichotte – e per nulla in quanto autore d’operette, il prolifico compositore Jules Massenet diede alla luce L’adorable Bel-Boul nel 1873, a seguito di altri due tentativi di gioventù di cimentarsi con il genere, nella forma cameristica, in un atto (L’Écureuil du déshonneur, 1858, andato perduto e Les Deux Boursiers, 1859), cui seguì da lì a poco Bérèngère et Anatole (1876). Come quest’ultima, Bel-Boul rimase inedita. Il giovane Massenet era infatti deciso a creare e preservare una sua nascente aura di compositore serio. L’operetta debuttò il 18 aprile del 1874, in un’elitaria serata musicale al Cercle de l’Union artistique condivisa musicalmente con George Bizet, Emmanuel Chabrier, René de Boisdeffre, data dopo la quale la partitura fu abbandonata. E il mistero della sua successiva scomparsa – si pensava erroneamente fosse stata distrutta dallo stesso Massenet, che ebbe invece modo di assistere alla sua seconda rappresentazione dal vivo, nel 1903 – si risolse solo nel 2013 e 2014 quando essa riapparve nel corso di due aste di Sotheby’s a Londra, dando modo al mondo musicale di riassaporare la vis comica del compositore, con la riscoperta di una parte meno nota del suo repertorio.
L’adorable Bel-Boul occupa un posto speciale nel corpus compositivo di Massenet, che con esso offre un esempio semplice ma efficace di parodia della “turcheria”. In quest’operetta il presagio di una ridente apocalisse che si avverte nelle operette viennesi, una su tutte La vedova allegra di Franz Lehár, lascia spazio al racconto fiabesco con la complicità di un’ambientazione in “un altrove-perfinta”, nutrito da citazioni umoristiche e pseudo-esotiche kitch. Sul piano drammaturgico, i dialoghi parlati, che si alternano alle parti tradizionalmente cantate (i “Couplets”, etc.) occupano un importante posto. Dando ampio spazio alla sticomitia – rapidi scambi dialogici in versi – nelle scene comiche, inoltre, i librettisti ne hanno sapientemente accentuato il carattere. Massenet, dal canto suo, investe seriamente nella sua composizione, trovando a ogni possibile occasione la miglior soluzione teatrale e armonizzando con gusto e una sottile conoscenza del repertorio operistico buffo le parti cantate.
Sinossi: nell’abitazione del mercante Ali-Bazar, la sua pupilla Zaï-za confida angosciata all’ancella Fatima quanto le è accaduto alla moschea di Samarcanda dove, durante la cerimonia del derviscio rotante Sidi-Toupi, la fanciulla ha perso il velo, lasciando il suo volto scoperto. A metterla in salvo
da chi avrebbe voluto catturarla e punirla per l’accaduto, è il giovane Hassan, che già intona una serenata sotto la sua finestra. Il loro amore non può però essere coronato: la giovane prima di sposarsi è infatti costretta per legge ad attendere il matrimonio della figlia primogenita del mercante, Bel- Boul, ragazza impossibile da maritare, tanto per il laido aspetto, quanto per il carattere intrattabile. Quando anche il derviscio si presenterà alla porta di Ali-Bazar per chiedere la mano della fanciulla senza velo, Fatima saprà architettare un piano infallibile per accontentare gli innamorati e salvare le finanze del suo padrone.
Scaletta
OPERETTA IN UN ATTO DI JULES MASSENET