Lo stile di Dohnányi, con influenze tardo romantiche, si arricchisce nel suo sestetto di elementi provenienti dal Jazz. Dotato di una grande leggerezza e giocosità, grazie alla nuova musica, assume dei toni surreali e parodistici, che culminano nel vorticoso finale in una caricatura del valzer.
Il sestetto di Penderecki, considerato il più grande compositore polacco del secondo dopoguerra, scritto nel 2000 su commissione del Musikverein, presenta caratteri musicali molto chiari e nitidi attraverso una scrittura armonicamente aspra, ma sempre ben riconoscibile.
Il Philharmonisches Ensemble nasce recentemente all’interno dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai per esplorare il repertorio cameristico per archi, fiati e pianoforte come i settimini di L. van Beethoven e K. Kreutzer, l’ottetto di F. Schubert e i quintetti di Z. Fibich e F. Schreker. Il gruppo svolge regolare attività in Italia e all’estero e per i concerti del Quirinale in diretta su Radio 3.