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Sonate per violino e pianoforte al Bon

Continua all’insegna dei grandi successi la stagione musicale della Fondazione Luigi Bon, è previsto per martedì 19 marzo, presso l’omonimo teatro alle 20.45 il concerto del duo violino e pianoforte formato da Carolin Widmann e Dénes Várjon.
Carolin Widmann è una delle più note esponenti della nouvelle vague di giovani violiniste, qui si esibirà insieme a un pianista di rango quale Dénes Várjon, suo abituale partner in sala da concerto e negli studi di incisione.
Il programma della serata include Debussy e Veress e culmina con le prime due delle tre Sonate per violino e pianoforte di Schumann. Proprio con i loro cd con musica dello stesso Schumann, pubblicati da un’etichetta raffinata qual è la ECM, che i due artisti hanno vinto una ricca serie di premi.
Le Sonate di Schumann furono composte, la prima in cinque giorni e la seconda in una settimana, sotto l’impulso del sacro fuoco con cui il compositore creava la sua musica. Vi si ritrovano gli slanci ardenti e gli improvvisi ripiegamenti, gli impeti e le tenerezze che caratterizzano la produzione del compositore tedesco.
Di Debussy si ascolterà la sua unica Sonata per violino e pianoforte, scritta nei cupi anni della prima guerra mondiale: il suo contributo alla lotta contro la Germania fu il rifiuto di ogni influsso musicale tedesco e il ritorno ideale al secolo d’oro della musica francese, quello del Sei-Settecento.
Di Veress, considerato il più significativo compositore ungherese della generazione successiva a Bartók, ascolteremo la Sonatina per violino e pianoforte, composta a venticinque anni e considerata una delle opere più riuscite dei suoi anni giovanili.
Per il concerto la Fondazione Luigi Bon mette a disposizione degli allievi dei Conservatori e dei Licei Musicali delle classi di violino e musica da camera un biglietto ridotto speciale a 5 euro sia per gli allievi che per un accompagnatore.
Carolin Widmann Musicista versatile, ha studiato con I. Ozim, M. Auclair e D. Takeno. Suona regolarmente con orchestre di grande prestigio, quali la Philharmonia Orchestra, la Seattle Symphony, la London Philharmonic, la Deutsche Sinfonie-Orchester di Berlino, la Gewandhausorchester di Lipsia, l’Orchestre National de France e la Sydney Symphony, collaborando con importanti direttori d’orchestra, come S. Rattle, R. Chailly, R. Norrington, V. Jurowski, M. Janowski, C. von Dohnányi e P. Heras-Casado. Si è esibita nella prima mondiale di un nuovo concerto per violino scritto per lei da J. Anderson, eseguito al Southbank Centre con la London Philharmonic diretta da V. Jurowski. Ha anche eseguito in prima assoluta il nuovo concerto di M. Zev Gordon con la BBC Symphony Orchestra diretta da S. Oramo.
Nel 2017 ha ottenuto il premio “Bayerischer Staatspreis” e l’“International Classical Music Award”. Fra i principali impegni della stagione 2017/18 ricordiamo i concerti con la BBC Symphony, Stockholm Philharmonic, Bayerische Rundfunk, NDR RadioPhilharmonie, Residentie Orkest e con la RTE National Symphony di Dublino. Suona un Guadagnini del 1782.
Dénes Várjon Si è diplomato alla Franz Liszt Music Academy, dove ha studiato con S. Falvai, G. Kurtág, F. Rados e A. Schiff. Lavora frequentemente con partner, quali S. Isserlis, T. Zimmermann, K. Kashkashian, J. Widmann, L. Kavakos, A. Schiff, H. Holliger, M. Perényi, J. Bell. Solista nelle più importanti sale concertistiche come il Carnegie Hall di New York, la Konzerthaus di Vienna e il Wigmore Hall di Londra e nei Festival internazionali più rinomati ha lavorato con note orchestre, come la Budapest Festival Orchestra, la Tonhalle Orchestra, la Berlin Radio Symphony Orchestra, la St. Petersburg Philharmonic Orchestra, la Chamber Orchestra of Europe e la Russian National Orchestra. Tra i direttori con cui ha collaborato si ricordano G. Solti, S. Végh, I. Fischer, A. Fischer, H. Holliger, H. Stein, L. Hager, Z. Kocsis. Nel 1985 ha vinto il primo premio al “Concorso Pianistico della Radio Ungherese”, nonché al “Concorso di Musica da Camera Leo Weiner” di Budapest e nel 1991 ha vinto il “Concorso Géza Anda” di Zurigo. Nel 2016 è stato insignito del massimo riconoscimento della vita musicale ungherese, il Premio Bartók-Pásztory.

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